Sismocell fornisce le tecnologie antisismiche per il nuovo stabilimento Fendi nelle Marche

Con il marchio Fendi, una promessa di sviluppo per il distretto calzaturiero

7000 mq a misura di 300 persone, è questo il nuovo stabilimento produttivo Fendi di Fermo nelle Marche inaugurato quest’autunno con la partecipazione dell’amministratore delegato del prestigioso brand della moda italiana e delle principali autorità regionali e locali.

Con l’avvio dei lavori nel mese di aprile, il New Factory Shoes di Fendi, ovvero il nuovo centro di produzione, sviluppo e ricerca dedicato alle calzature, si è dotato dei più moderni impianti e macchinari e comprende una serie di aree produttive, uffici e magazzini, caratterizzati da spazi razionali per consentire una facile circolazione di persone e merci garantendo la comunicazione tra i vari spazi.

Inaugurazione nuovo stabilimento Fendi a Fermo

Il piano industriale del marchio del gruppo LVMH prevede un investimento complessivo di 12 milioni di euro, anche per modernizzare il processo produttivo, che a pieno regime impiegherà 300 persone, dalle 120 che lavoravano nella sede di Porto San Giorgio.

Per l’importante distretto calzaturiero del territorio si aprono così nuove prospettive di sviluppo e di crescita, in particolare per i giovani, visto anche il progetto di valorizzazione della formazione artigiana avviato dal prestigioso brand internazionale con l’Istituto scolastico Ipsia Ricci di Fermo.

Il nuovo stabilimento calzaturiero di Fendi

La prevenzione sismica al centro con Sismocell

Sismocell è stata selezionata come azienda fornitrice dei sistemi di sicurezza antisismica. Gli interventi di riduzione del rischio sismico della struttura esistente sono stati realizzati con l’impiego dei dispositivi Sismocell e Sismocell Box, con lo scopo di creare collegamenti efficaci in corrispondenza dei nodi di copertura tra gli elementi strutturali dello stabilimento.

Dispositivi antisismici Sismocell tra gli elementi di copertura

Ecologiche e sostenibili senza derogare all’estetica e alla sicurezza sismica, le scelte alla base del progetto di ristrutturazione che tengono quindi in dovuta considerazione, anche le caratteristiche di elevata sismicità della zona nel segno della prevenzione.

Ricordiamo come il 9 novembre di quest’anno un forte terremoto (magnitudo 5,7 Richter) al largo delle coste marchigiane, abbia spaventato le comunità locali. Fortunatamente il sisma non ha provocato danni di rilievo perché avvenuto nelle profondità marine e sufficientemente lontano dalla terraferma. Tuttavia l’evento, per la sua rilevanza, conferma la necessità di intensificare le misure per la protezione del patrimonio immobiliare esistente.

Una fabbrica per essere sostenibile deve essere anche antisismica

Il nuovo stabilimento rappresenta un eccellente esempio di ristrutturazione di un edificio esistente con attenzione alla sostenibilità e all’armonia estetica. Per la facciata esterna è stato realizzato un rivestimento di alluminio ondulato. In primo piano la concezione moderna degli spazi, dedicati anche a momenti di svago, volta a migliorare la fruibilità dei locali, le interazioni tra le persone e la connessione con l’attività produttiva.

“L’edificio – spiega una nota – esprime il dualismo della maison nel coniugare savoir-faire artigianale e artigianato con la trasformazione tecnologica, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale”.

Progettato per essere il più possibile neutrale dal punto di vista ambientale, l’edificio sfrutterà al massimo la luce naturale, con una parte dell’energia elettrica generata da pannelli solari, grazie a grandi pareti di vetro, partizioni interne e lucernari.

Per l’importante marchio del Made in Italy, l’opzione della messa in sicurezza sismica, ha reso concreta la realizzazione di un aspetto imprescindibile della sostenibilità: una struttura produttiva per essere davvero sostenibile deve essere anche sicura per le persone che la frequentano e per la salvaguardia il valore economico delle cose che ospita.

Il Gruppo Fendi

La nota maison di moda inizia come laboratorio di pellicceria fondato nel 1918 da Adele Casagrande. L’azienda prende l’attuale nome nel 1925 dopo il matrimonio con Edoardo Fendi e la trasformazione della pellicceria nella prima boutique. Nel 1946 il controllo dell’attività passa alle 5 figlie dei Fendi: Paola, Anna, Franca, Carla e Alda. Le sorelle si occuperanno ciascuna di diversi ambiti e lavoreranno insieme collaborando in armonia. Sarà loro la decisione di coinvolgere nella creazione dei loro accessori lo stilista emergente Karl Lagerfeld.

La società ha vissuto una storia di grande espansione. Negli anni settanta, sbarca negli Stati Uniti (Bloomingdale, grande magazzino americano) e in Giappone. Nel 1977 inizia a produrre capi di abbigliamento. Negli anni ottanta la vigorosa crescita del mercato la porta a produrre varie tipologie di accessori profumi, occhiali, Jeans ed arredi per la casa. Nel 1992 entra in azienda la figlia di Anna Fendi, Silvia Venturini Fendi, l’inventrice della famosissima borsa baguette, modello iconico che batte ogni record di vendita e notorietà. Karl Lagerfeld insieme a Silvia Venturini Fendi diventano i punti cardine dell’azienda.

Il Gruppo per 54 anni è cresciuto insieme con Karl Lagerfeld, nel 2000 LVMH ha acquisito le azioni FENDI, diventandone successivamente azionista di maggioranza nel 2001.

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