Sicurezza nei luoghi di lavoro: il rischio sismico nei capannoni industriali
D.Lgs. 81/2008 e valutazione del rischio sismico
Per le costruzioni esistenti che ospitano attività lavorative, in aggiunta alle normative tecniche del settore delle costruzioni, occorre considerare come riferimento normativo anche il D.lgs. n.81/2008 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).
Il decreto legislativo 81/08 prescrive le misure finalizzate alla tutela della salute e alla sicurezza dei “lavoratori” e degli “utenti” negli ambienti di lavoro privati e pubblici.
Gli obiettivi del decreto riguardano la sistematica ricerca dei rischi lavorativi, e non, (indicati nella “Relazione sulla valutazione dei rischi”) e la loro eliminazione o contenimento prima che producano effetti indesiderati, nel nostro caso parliamo di miglioramento sismico dei capannoni industriali.

Tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro riportate all’Art. 15, c.1del Testo Unico ci sono:
Tali concetti sono richiamati più volte all’interno del D.lgs. n.81, e in particolare i seguenti articoli si ritiene possano essere rilevanti sul tema della sicurezza e stabilità delle costruzioni dove si svolgono le attività di lavoro:
Al pari di “tutti i rischi” previsti nell’art. 17) è dunque obbligo del datore di lavoro valutare anche il rischio sismico, e il relativo documento deve essere inserito nel documento di valutazione dei rischi (DVR)
Nel caso in cui tale valutazione abbia rilevato l’inadeguatezza dell’edificio contro il sisma, occorre inoltre individuare precisi interventi di prevenzione e protezione.
Il nostro team è a disposizione per supportare le aziende e i loro tecnici nella definizione di un programma di mitigazione del rischio sismico nel tempo, in grado di ridurre il rischio a livelli accettabili con il miglior rapporto costo-benefici, anche grazie all’utilizzo di dispositivi e tecnologie antisismiche avanzate.
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