Legge di Bilancio 2024 e Bonus edilizi

Con la Legge di Bilancio approvata dal parlamento italiano in via definitiva, dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore importanti novità in tema di Bonus edilizi. Per quanto riguarda il Sismabonus, non sarà più necessario dimostrare il miglioramento della classe di rischio sismico per ottenere la detrazione. Decade infatti la previsione di benefici crescenti in base al salto di classe ottenuto dopo interventi di miglioramento e/o adeguamento sismico. Saranno sufficienti interventi locali di riduzione del rischio sismico per usufruire dell’agevolazione. Confermata la misura sia per i soggetti privati (contribuenti Irpef), sia per le imprese (assoggettate all’Ires).

Sismabonus 2025 per le imprese, cosa cambia

Sismabonus 2025

Il Sismabonus 2025 per le imprese, per l’anno in corso, è stato ridotto al 36% su un tetto di spesa massimo di 96mila euro. Scenderà nel 2026 al 30%. L’agevolazione riguarda le strutture esistenti, non vale per le nuove costruzioni e non è più vincolata ai parametri della classificazione sismica degli edifici. Si applica a interventi finalizzati ad aumentare la resistenza sismica delle strutture, con attenzione ad aspetti critici (connessioni e i giunti tra gli elementi).

Di seguito uno schema che riassume le nuove regole.

  1. Aliquote di detrazione

2025: detrazione del 36% delle spese sostenute per interventi su immobili non residenziali, compresi quelli destinati ad attività produttive con tetto di spesa 96mila euro.

2026-2027: l’aliquota scenderà al 30% con lo stesso limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare.

  1. Durata della detrazione

La detrazione fiscale viene ripartita in 10 anni (anziché in 5 come previsto dalla precedente legge sul Sismabonus), con rate annuali di pari importo.

  1. Modalità di detrazione

Le spese sono detraibili per competenza, ovvero in base agli stati di avanzamento dei lavori (Sal) approvati e accettati senza riserve.

  1. Requisiti tecnici

Non è più necessario dimostrare il miglioramento della classe di rischio sismico. È sufficiente che l’intervento rispetti i criteri di progettazione antisismica previsti dalle NTC 2018, anche nell’ambito di interventi locali di riduzione del rischio sismico. Le nuove detrazioni sono applicate anche alle spese effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili.

  1. Ambiti di applicazione

Per usufruire degli incentivi fiscali Sismabonus è necessario che l’immobile sia ubicato in zone a rischio sismico 1,2,3. Rimane quindi l’inclusione della zona 3 per ottenere le agevolazioni per gli interventi di messa in sicurezza sismica.

Annullati dunque, a partire da quest’anno, i bonus antisismici del 70 e del’80% riservati ai lavori che avessero determinato il passaggio rispettivamente ad una o due classi sismiche migliorative. Confermata la detrazione per interventi di messa in sicurezza dei capannoni prefabbricati per eliminare le carenze di tali strutture (Rif. Legge regionale Emilia-Romagna 122 del 2012), fino all’anno scorso ottenibile con la certificazione in via speditiva del passaggio di una classe al termine delle opere.

Consigli per le imprese

  • Pianificare tempestivamente gli interventi antisismici. È fondamentale infatti accelerare l’avvio dei lavori per usufruire dell’aliquota del 36% nel 2025. Dal 2026, la detrazione sarà ridotta al 30%, rendendo meno vantaggiosa l’agevolazione.
  • Consultare esperti per la gestione burocratica e fiscale.
  • Monitorare attentamente i SAL per garantire la corretta detrazione e non perdere il vantaggio stabilito per l’anno in corso.

Anche se in percentuale ridotta, la detrazione fiscale possibile con l’applicazione del Sismabonus 2025 per le imprese rimane un incentivo rilevante, consentendo di mantenere ancor oggi la possibilità di ridurre i costi per opere di riduzione del rischio sismico, contribuendo alla sicurezza degli edifici.

Stand Sismocell Saie
Sismabonus per le imprese

Sismocell e le sue soluzioni per la messa in sicurezza degli edifici esistenti

I dispositivi Sismocell sono progettati per rinforzare e migliorare la capacità della struttura prefabbricata di resistere a eventi sismici. Grazie alla rapidità di installazione e alla ridotta invasività, adottare questi sistemi si configura come una soluzione efficace e meno costosa rispetto ad altre tecniche di rinforzo strutturale.

Il futuro della prevenzione sismica: Sismabonus e polizza anti-catastrofe

Migliorare sismicamente la propria impresa renderà anche più conveniente l’assicurazione contro le catastrofi naturali divenuta obbligatoria per le imprese da gennaio 2025 (L’obbligo di prima stipula è stato prorogato al 31 marzo 2025). Nei decreti attuativi della nuova norma è infatti prevista la possibilità di concordare con le Compagnie, premi ridotti in funzione di attività di prevenzione dai rischi derivanti dal verificarsi di eventi calamitosi.

Sismabonus 2025 per le imprese1

L’assicurazione anti catastrofe se da un lato è stata concepita per alleggerire il Bilancio dello stato dai pesanti costi degli interventi che periodicamente deve affrontare in seguito a terremoti, alluvioni, esondazioni, frane, etc; dall’altro garantisce un ulteriore livello di protezione per le strutture aziendali contro i danni economici derivanti da avvenimenti imprevisti e devastanti.

In combinazione, soluzioni Sismocell e polizze anti-catastrofe, possono diventare una formula virtuosa ed economicamente conveniente. La più adatta a realizzare una prevenzione completa riducendo sensibilmente la possibilità di danni alle strutture e garantendo coperture adeguate per far fronte ai rischi residuali.