Qual è lo stato dell’arte dei progetti di ristrutturazione per migliorare la sicurezza sismica delle scuole nel nostro Paese?
L’edilizia scolastica vive una situazione di dissesto significativo. Le risorse destinate a queste costruzioni sono poche, mentre gli edifici diventano sempre più vecchi e mostrano un quadro desolante. Nonostante la continua mancanza di spazi e di strutture ricreative, ci sono speranze riposte nel PNRR, che prevede investimenti significativi per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle scuole.
Le strutture scolastiche e i numeri del problema
L’edilizia scolastica italiana è anagraficamente anziana, comprende quasi 60 mila edifici scolastici, di cui 39 mila edifici costruiti tra il 1960 e il 1976 (fonte: ilbolive.unipd.it). Difficilmente si fa manutenzione, l’efficientamento energetico è quasi inesistente per non parlare della sicurezza sismica delle scuole: allo stato attuale il problema più significativo da risolvere. In questo ambito rientra infatti la tutela della vita e dell’incolumità delle persone, apice nella catena dei valori da preservare. Il proposito del PNRR di rendere gli edifici scolastici: innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi, insomma è ancora una chimera.
L’indagine di Legambiente
Nonostante gli ingenti fondi che ha stanziato il PNRR, per ora l’impatto è limitato, con oltre il 40% degli interventi bloccati nella fase iniziale. Il XXIII Report Ecosistema Scuola di Legambiente, riferendosi al 2022, evidenzia ritardi maggiori nel Mezzogiorno, con preoccupazioni anche per il centro Italia colpito dal sisma del 2016. Sempre secondo Legambiente che ha esaminato un campione di 6.156 edifici presenti nelle città capoluogo di provincia, risulta che circa il 58% delle scuole manca delle certificazioni base come l’agibilità. Più dell’87% è sotto la classe energetica C e sul 41,4% che sono in area sismica 1 e 2, solo poco più del 30% è costruito secondo la normativa antisismica.
Sismocell e la sicurezza sismica delle scuole
2.158 interventi di edilizia scolastica per 2.400.000 mq per un importo stimato di 3,9 mld di fondi, sono questi i numeri del PNRR, in programma anche progetti per la messa in sicurezza sismica delle scuole. E Sismocell rappresenta un partner ideale per interventi di riduzione del rischio sismico degli edifici scolastici. Con un’esperienza consolidata in quest’ambito e l’utilizzo di sistemi innovativi, vengono proposte le soluzioni più adatte a mettere in sicurezza le strutture scolastiche, in particolare quelle prefabbricate che normalmente ospitano palestre e luoghi di ricreazione. L’applicazione dei dispositivi antisismici Sismocell consente di realizzare connessioni dissipative sui nodi trave-pilastro e trave-elementi di copertura, creando collegamenti efficaci tra elementi strutturali e migliorando le prestazioni sismiche dell’edificio. Grazie all’estrema flessibilità nelle modalità di ancoraggio dei dispositivi Sismocell, i tempi di realizzazione sono molto ridotti rispetto ad altre soluzioni più tradizionali, consentendo di concentrare gli interventi in poche settimane, durante i periodi di chiusura dell’anno scolastico.
Le scuole italiane in uno studio di Bankitalia
E le ripercussioni dovute al cattivo stato dell’edilizia scolastica non si fermano ai disagi per l’insufficienza delle strutture o per la mancanza di sicurezza. Sono anche correlate ai livelli di apprendimento e alle percentuali di abbandono. È quanto emerge da uno studio condotto da sette ricercatori di Bankitalia (febbraio 2024) e realizzato con criteri innovativi. Qui, oltre ai numeri sullo stato delle strutture degli istituti italiani, emergono infatti anche le conseguenze sugli esiti del percorso educativo. Nel grafico a fianco, un set di indicatori ottenuti aggregando ed elaborando i dati raccolti per plesso dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito). Questi indicatori evidenziano la persistenza di squilibri territoriali nella dotazione infrastrutturale, particolarmente ampi per la scuola dell’infanzia e della scuola primaria, lungo il tradizionale asse nord-sud.
Un programma di ristrutturazione intelligente per le scuole
Le questioni riguardanti l’edilizia scolastica non si fermano alle sue strutture ma anche al capitale umano che lì sviluppa quei saperi e quelle competenze necessarie a determinarne il successo nella società. Costruzioni vetuste rappresentano poi un rischio per la sicurezza di studenti e insegnanti. La carenza di palestre, laboratori didattici, di mense scolastiche e di luoghi di ricreazione condannano le nostre scuole a rimanere luoghi di un insegnamento forzatamente vetusto e non in linea con gli standard educativi più moderni.
Ridare dignità e sicurezza alla scuola attraverso programma di ristrutturazione intelligente, significa quindi dotarla di infrastrutture adeguate e mettere al centro interventi per la riduzione del rischio sismico. Per creare ambienti adatti a favorire l’apprendimento migliorando il lavoro degli insegnanti e garantendo quella sicurezza che, in un paese a elevato rischio sismico come l’Italia, risulta purtroppo un nodo ancora irrisolto.