E’ ora disponibile per progettisti e imprese, una nuova versione dei dispositivi Sismocell Box con un sistema di ancoraggio semplificato per il collegamento di elementi prefabbricati di copertura. La realizzazione di collegamenti dissipativi con questo dispositivo diventa così ancora più semplice, grazie alla possibilità di ancorarsi direttamente agli elementi di copertura dei capannoni esistenti.
Sismocell Box diventa ancora più compatto per un ancoraggio ancora più semplice
L’esperienza che Sismocell ha conseguito in oltre 10 anni di fornitura di sistemi e dispositivi antisismici per la realizzazione di connessioni dissipative tra elementi strutturali, ha permesso di focalizzare gli aspetti a cui prestare più attenzione in fase di progetto e di posa in opera degli interventi di miglioramento della prestazione di strutture prefabbricate esistenti nei confronti dell’azione sismica.
Individuare già in fase di progetto i punti critici che possono emergere per le imprese in fase di installazione consente di ottimizzare il lavoro dei vari attori coinvolti in un intervento di riduzione del rischio sismico di un edificio esistente, e un notevole risparmio di tempo e di costi in fase di esecuzione dei lavori. Tra questi, l’ottimizzazione dell’ancoraggio dei dispositivi antisismici alla struttura esistente, sia in termini di carpenteria metallica sia di ancoranti è sicuramente un aspetto su cui concentrare particolare attenzione.
Dalla costante ricerca di nuove soluzioni in grado di ottimizzare e semplificare gli interventi di riduzione del rischio sismico nel settore industriale, nasce così una nuova versione di Sismocell Box. Questo modello di dispositivo più compatto permette un sistema di ancoraggio semplificato e ne consente l’installazione in posizione più ravvicinata rispetto all’elemento prefabbricato di copertura. I vantaggi di questa innovazione sono qundi: minore ingombro, installazione più semplice e, in aggiunta, riduzione delle sollecitazioni sugli ancoranti utilizzati per il fissaggio agli elementi esistenti.
Come si montano i dispositivi Sismocell Box
Due fori di diametro 14 mm ad una delle due estremità della versione Sismocell Box “Installazione B” consentono di ancorare il dispositivo direttamente all’elemento strutturale mediante due tasselli (chimici o meccanici) M12. Questa modalità di installazione, si è rivelata particolarmente adatta a quelle configurazioni geometriche, in particolare delle travi, in cui le dimensioni geometriche disponibili per l’ancoraggio sono molto limitate.
Le due versioni disponibili dei dispositivi Sismocell Box (Installazione A e B) si differenziano per la configurazione e la disposizione dei fori nelle flange di estremità dei dispositivi che rendono possibili diverse modalità di ancoraggio all’elemento prefabbricato e/o agli elementi di carpenteria metallica.
Sismocell Box
Installazione A
Sismocell Box
Installazione B
I massimi ingombri esterni dei dispositivi Sismocell Box variano tra i 15 e i 18 cm in tutte e tre le dimensioni. L’installazione tipo B prevede addirittura, per una delle sue 3 dimensioni, un ingombro inferiore ai 10 cm. Utile, quest’ultimo, a posizionare il baricentro del dispositivo il più vicino possibile agli elementi di copertura, con l’ulteriore vantaggio di ridurre le sollecitazioni di momento sugli ancoranti utilizzati per il fissaggio agli elementi esistenti.
Garantire un’elevata flessibilità di ancoraggio è di fondamentale importanza quando si interviene su un edificio prefabbricato esistente. Consente di adattare l’installazione alla disposizione delle armature interne e, se l’edificio è adibito ad attività produttive, di adattarla anche alla presenza di numerosi elementi non strutturali o impiantistici in corrispondenza dei nodi di copertura.
Elementi prefabbricati di copertura: geometrie e armature interne
Gli elementi prefabbricati di copertura dei capannoni esistenti sono caratterizzati da una grande varietà geometrica, presentando spesso sezioni particolari e differenti a seconda della ditta di produzione che li ha costruiti.
Le sezioni degli elementi, che presentano una fitta presenza di armature e/o trefoli necessari per coprire grandi luci sono adattate e ottimizzate, anche a livello geometrico, a seconda delle esigenze funzionali, tecniche ed economiche cui la costruzione deve rispondere. Le travi e gli elementi di copertura, quali tegoli, copponi e lastre, sono caratterizzate da sezioni e bordi che risultano così di spessore e superficie molto contenute, rendendo necessari collegamenti antisismici che siano il più possibile compatti.
Nel caso di travi a doppia pendenza, inoltre la sezione può variare, sia nello spessore sia in altezza lungo la luce della trave stessa con una variazione dell’altezza della parte inclinata della faccia laterale della trave. Questo rende molto complicato adattare la carpenteria metallica di ancoraggio alla geometria dell’elemento, a meno di effettuare un rilievo molto preciso e punto per punto, in sito.
Di seguito alcuni esempi di sezioni di travi di copertura prefabbricate, con dimensioni geometriche piuttosto comuni tra gli edifici esistenti. E’ di tutta evidenza la variazione della sezione lungo l’asse della trave stessa, ad esempio tra la sezione di estremità e quella di mezzeria.
I dispositivi antisismici Sismocell non hanno una configurazione di ancoraggio predefinita e questo li rende particolarmente adattabili alle varie tipologie di collegamenti da realizzare. La flessibilità di fissaggio alla struttura, che solitamente è realizzato mediante carpenteria metallica e ancoranti, permette così di progettare e adeguare l’installazione sia alla forma geometrica degli elementi strutturali, sia alla distribuzione delle armature interne.