Si è tenuto a Roma il 14 ottobre scorso, presso l’Auditorio Donat Cattin, l’evento che ha celebrato i primi dieci anni di attività di Isi, Ingegneria Sismica Italiana. Molti i rappresentanti del mondo accademico e delle istituzioni che si sono confrontati su un tema centrale per l’edilizia italiana: sicurezza sismica e prevenzione.
Associazione ISI
Un decennale, quello di Isi, Ingegneria sismica italiana, ricco di idee e spunti per la crescita. In questi 10 anni è stata fatta tanta strada: da un ristretto gruppo di professionisti e aziende, l’associazione ha ampliato il suo raggio di azione e ha raccolto tanto interesse, oltre alle numerose adesioni.
Tecnologie
Un gruppetto di aziende e professionisti ha cominciato mettendo alla ribalta un tema: la prevenzione sismica, col proposito di sviluppare soluzioni adeguate per metterla in pratica. Lo scopo era quello di creare una filiera dove, tecnologie e professionalità si potessero incontrare per dare risposte concrete a un problema che affligge l’Italia dai tempi dei tempi: quello dei terremoti che devastano e uccidono.
Sismocell, ha fatto parte di questo primo ristretto gruppo di aziende e per prima ha progettato e industrializzato un sistema specifico per la messa in sicurezza sismica dedicato in particolare all’industria e più in generale ai prefabbricati. E’ una soluzione intelligente e tecnologicamente avanzata, serve a mettere in sicurezza travi, pilastri ed elementi di copertura. La mancanza di collegamenti tra questi elementi è stata la principale causa di danneggiamenti nelle aziende in seguito al sisma dell’Emila del 2012.
Associazione Isi, ha lavorato in sinergia con referenti accademici collaborando con le più importanti Università italiane associazioni e centri di ricerca: ReLUIS, Anidis, Eucentre e molti altri, facendole dialogare con aziende concentrate a realizzare e sviluppare tecnologie particolarmente avanzate.
La classificazione del rischio sismico degli edifici
Molto è stato fatto anche con le istituzioni nazionali e in particolare con il MIT (Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibile) e grazie a una fattiva cooperazione, è nata la Classificazione del rischio sismico degli edifici. Un sistema unico al mondo, un’idea utile che senz’altro aiuta il cittadino a prendere coscienza dello stato del suo immobile.
La rappresentazione grafica è semplice, ricorda quella utilizzata per la certificazione energetica degli edifici, i criteri di calcolo, un po’ meno. Tuttavia si sono finalmente aperte le porte a uno strumento innovativo, col quale poter inquadrare la solidità di una costruzione e stabilire eventuali incentivi pubblici per la sua messa in sicurezza.
Il prossimo passo importante sarebbe quello di renderla obbligatoria, al pari della classificazione energetica, nelle transazioni immobiliari.
Il patrimonio edilizio in Italia
Il sisma crea danni e provoca morti perché colpisce costruzioni vecchie o mal costruite, perché l’abuso edilizio è dilagante e laddove c’è abuso non c’è controllo. La gran parte degli edifici risalgono agli anni 60-70, non rispondono ai criteri di sicurezza dettati dalle più recenti norme tecniche sulle costruzioni (NTC 2008-2018), spesso sono mal costruiti.
Gli ultimi e più recenti terremoti della nostra epoca: 1997 Umbria e Marche; 2002 Molise; 2009 L’Aquila; 2012 Emilia; 2016/17 Centro Italia; hanno fatto emergere quanto sia fragile il patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente. Dalle abitazioni alle strutture produttive; dalla vulnerabilità di ponti e infrastrutture agli edifici pubblici.
Dunque la parola d’ordine rimane prevenzione e ristrutturazioni intelligenti. Ristrutturazione intelligente significa: efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica. A nulla serve un edificio green che non sopporti le scosse di un terremoto collassando. Le costruzioni dunque sono sostenibili se sono anche antisismiche.
Il Manifesto per il futuro dell’Ingegneria sismica italiana
E proprio in quest’ottica, Associazione Isi ha lanciato il suo prossimo manifesto che poggia sulle iniziative del PNRR. Nei suoi contenuti un’indicazione delle strategie per massimizzare gli investimenti previsti nel PNRR, non solo in vista di un generico miglioramento della sicurezza sismica, bensì di un rafforzamento della resilienza dell’intero Paese.
Celebrazioni del decennale
Le celebrazioni del decennale dell’Associazione Isi si sono tenute a Roma mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre
Nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Donat Cattin, l’intera giornata del 14 ottobre è stata dedicata ad incontri suddivisi in varie sessioni che hanno visti coinvolti i protagonisti del settore. Istituzioni e professori universitari a confronto, hanno spiegato l’evoluzione degli studi e le strategie per un paese resiliente. Con riferimento a un’importantissima opportunità, quella di utilizzare gli importanti finanziamenti del PNRR.