Cosa vuol dire edificio sostenibile?

Un edificio per essere considerato sostenibile deve anche essere sicuro. Oltre ad essere efficiente dal punto di vista energetico, deve anche essere costruito o ristrutturato in modo da prevenire i danni di un terremoto.

Il concetto di edificio sostenibile è stato sviluppato nel 1970 in risposta alla crisi energetica e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini riguardo l’ambiente. La necessità di risparmiare energia e ridurre i problemi ambientali ha favorito un’ondata di innovazione nella bioedilizia che si è protratta fino ad oggi.

Oltre ai requisiti che puntano alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione dei consumi energetici, va aggiunto, per definire appunto un edificio sostenibile, anche il requisito della sicurezza. Una struttura infatti non può essere sostenibile se, pur essendo efficiente dal punto di vista energetico, collassa o crea danni a cose e persone in caso di terremoto. E questo a maggior ragione in un territorio come quello italiano che è ad alta pericolosità sismica.

Dall’Irpinia ad Amatrice, l’Italia è stata nel dopoguerra la nazione europea più colpita dai terremoti. L’ultimo dei quali (2016) in centro Italia di magnitudo di 6.0 ha causato la morte di 298 persone.

Gli edifici verdi e sicuri sono strutture progettate, costruite, ristrutturate e gestite in accordo con linee guida per l’alta efficienza energetica e con riguardo alla loro sicurezza sismica. Solo in questo modo potranno avere un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sul sociale, per tutto il loro ciclo di vita.

Green and safe building

Un green building richiede un approccio complessivo estremamente complesso e una progettazione integrata con la quale mettere in relazione ogni componente dell’edificio con gli effetti sull’ambiente. Costruttori, architetti e ingegneri devono lavorare in team integrando i sistemi utilizzati. Una nota particolare meritano i materiali. Quelli impiegati in bioedilizia sono valutati mediante specifiche procedure Life Cycle Analysis (LCA) in termini di energia incorporata, durata, la minimizzazione dei rifiuti e capacità di essere riutilizzati o riciclati.

Tutto questo va combinato con le pratiche necessarie a realizzare un safe building. In linea generale i materiali più comuni per la costruzione di edifici antisismici sono il legno, la muratura in pietra o mattoni, semplice o armata, l’acciaio e il cemento armato. Anche qui è fondamentale utilizzare materiali affidabili e certificati. E bisogna utilizzarli in modo corretto, impiegando le giuste tecniche. Oggi la normativa viene in aiuto sia con le previsioni contenute nelle NTC del 2018, sia con la necessità di fare opportune verifiche per poter usufruire degli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni antisismiche. Da tener presente che per realizzare edifici sicuri l’iter è complesso richiede elevate professionalità e vari passaggi. L’indagine geologica, il calcolo delle strutture, la scelta e il controllo dei materiali, l’esecuzione e la direzione dei lavori.

Nuova costruzione sicura: ecco i parametri

La forma dell’edificio deve essere il più regolare possibile sia in pianta che in altezza. Le piante irregolari possono dar luogo a indesiderati effetti torsionali e risultano quindi più vulnerabili. Le piante quadrate o rettangolari, invece, danno maggiore stabilità e lungo le altezze garantiscono la continuità delle pareti.

Ci deve essere un opportuno dimensionamento delle strutture portanti, quali: pilastri, travi, solai e fondazioni e il rispetto dei reciproci rapporti geometrici. Si deve rispettare una gerarchia delle resistenze così da evitare fenomeni di collasso imprevedibili.

La struttura deve essere dotata di un numero sufficiente di pareti antisismiche (o pareti di controventamento) posizionate in modo adeguato nell’edificio. In questo modo si eviteranno effetti torsionali indesiderati con dinamiche di crolli non prevedibili.

Il patrimonio artistico

In Italia il patrimonio artistico e gli edifici storici sono tanti. La messa in sicurezza delle costruzioni e delle opere d’arte è cruciale e non solo per conservarne la estrema ricchezza culturale ma anche per preservare gli aspetti economici legati al turismo.

Per quanto riguarda gli edifici vincolati, le problematiche sono davvero ingenti. Per cominciare è necessario studiare soluzioni ad hoc per ogni monumento che devono coniugare il mantenimento dei materiali costruttivi esistenti e l’aspetto architettonico con le esigenze di tutela delle persone e di conservazione dell’opera. Difficile pensare in questi casi a interventi di adeguamento. Senz’altro sono possibili interventi anche significativi di miglioramento.

Edifici esistenti: miglioramento e adeguamento sismico

A questo punto giova ricordare quali siano le differenze tra miglioramento e adeguamento sismico.

  • L’adeguamento sismico è un intervento che ha come obiettivo di portare un edificio vecchio a un livello di sicurezza pari a quello che avrebbe se quell’edificio fosse costruito ora con le norme in vigore.
  • Il Miglioramento sismico invece ha l’obiettivo di migliorare le performance dell’edificio in modo che in caso di sisma abbia un comportamento strutturale migliore, e consenta la salvaguardia della vita di chi lo abita in quel momento.

Ma il miglioramento, per essere efficace e affidabile, sia da un punto di vista tecnico che politico, deve essere normato. Più in generale le tecnologie più efficaci per ottenere il miglioramento sismico degli edifici esistenti sono quelle che prevedono l’applicazione di dispositivi antisismici.  In caso di terremoto, l’energia delle scosse si concentra sui dispositivi stessi preservando la struttura e limitando o, addirittura, evitando danni. Il loro impiego rappresenta la vera avanguardia per la messa in sicurezza degli edifici in caso di terremoto.

Edificio industriale sicuro
Edificio sostenibile sicuro
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