I sistemi Sismocell di nuovo protagonisti all’Università di Bologna. Il sistema è stato presentato ieri presso la facoltà di ingegneria in occasione della discussione di una tesi di laurea.
Margherita Pasquali, autrice del lavoro dal titolo, “Analisi del comportamento sismico di strutture prefabbricate rinforzate con connessioni dissipative”, relatore il prof. Nicola Buratti, ha illustrato le analisi di comportamento effettuate sui dispositivi antisismici Sismocell e Sismocell Box che compongono il sistema.
L’Ing Pasquali inizia con una puntuale descrizione delle caratteristiche e delle modalità di funzionamento: Sismocell, cella cilindrica in acciaio e fibra di carbonio, realizza una connessione dissipativa a fusibile trave –pilastro; Sismocell Box, realizza sempre una connessione dissipativa, ma tra la trave e gli altri elementi di copertura. I dispositivi funzionano in sinergia e consentono, entro certi limiti, di assorbire l’energia sprigionata dal sisma in entrambe le direzioni.
La studentessa passa quindi alla descrizione dell’analisi del comportamento del sistema tramite la modellazione di un edificio con il programma MidasGen. Il caso concreto è riferito a un capannone prefabbricato mono piano nell’area di Mirandola, con superficie di circa 2000 mq altezza 5 mt dotato di travi a sezione da 0,7 a 1,3 mt. Tra i parametri utilizzati per definire gli accelerogrammi sul modello: un momento magnitudo tra 4 e 6, una distanza epicentrale inferiore ai 30 km e un periodo tra 0,6 e 1,8 secondi. Per accelerogrammi si intendono diagrammi in funzione del tempo che rappresentano le accelerazioni indotte al suolo in un dato sito, in tre direzioni tra loro perpendicolari, durante un evento sismico.
I risultati ottenuti confermano la validità e l’efficacia dei dispositivi attestando le capacità dissipative del sistema nel suo complesso. In caso di terremoto, i dispositivi consentono uno spostamento relativo e controllato tra gli elementi strutturali, limitando le sollecitazioni trasferite e assicurando un fissaggio tra elementi strutturali. Si evitano in tal modo fenomeni di perdita d’appoggio e collassi.
La studentessa Margherita Pasquali consegue la laurea magistrale in ingegneria civile.