Terremoto e Pietà Rondanini, un intervento straordinario: il caso della messa in sicurezza dell’ultima e incompiuta opera di Michelangelo

Sismocell, brand di sistemi antisismici ideati e progettati da Reglass, ha partecipato alle opere per la messa in sicurezza della Pietà Rondanini di Michelangelo a Milano. Miyamoto International, studio di ingegneria internazionale ha progettato gli interventi. Sismocell ha studiato e realizzato il dispositivo di sicurezza per ottenere un collegamento dissipativo non rigido tra la statua e il basamento ed alcuni dei dispositivi antisismici utilizzati per stabilizzare la base della statua.

Pietà Rondanini

Dalla Newsletter di Miyamoto International

Milano, Italia, 5 febbraio 2015 – Per la prima volta un famoso capolavoro del Patrimonio artistico mondiale, la Pietà Rondanini di Michelangelo, verrà dotata di un sistema di isolamento alla base, che lo proteggerà dai terremoti e dalle vibrazioni generate dal traffico. Come ha affermato l’Ing. Marco Cossu, della società di ingegneria Miyamoto International Italia, “Il Comune di Milano, di concerto con gli organi preposti del Ministero per i beni Culturali e con l’Università, ha dato vita ad un interessante progetto pilota, in assenza di precedenti esperienze nel proteggere una statua di marmo al contempo dai terremoti e dalle vibrazioni da traffico, con un sistema di isolamento appositamente progettato” Il nuovo supporto della statua, dotato di sistemi antisismici ed antivibrazionali, è stato progettato da un team di ingegneri coordinati dall’Ing. Devis Sonda di Miyamoto International Italia, ed è stato testato lo scorso dicembre sulla tavola vibrante, utilizzando una fedele riproduzione della Pietà. Discovery Channell era sul posto ed ha realizzato un filmato sul progetto, che può essere visto cliccando qui. La statua originale verrà installata sul supporto entro il prossimo Aprile, in tempo per l’inaugurazione di Expo 2015.

Pietà Rondanini

Michelangelo ha lavorato alla Pietà Rondanini dal 1522 fino agli ultimi giorni della sua vita; morì nel 1564, all’età di 89 anni. Il capolavoro è conservato nel Museo di Arte Antica presso il castello Sforzesco di Milano. Incompleta, ma bellissima, è stata la sua ultima scultura e rivisita il tema della Vergine Maria sofferente sul corpo del Cristo morto. Il mondo dell’arte lo considera il capolavoro finale di Michelangelo.
Come ha affermato la Dott.ssa Giovanna Mori, responsabile del servizio Castello del Comune di Milano, che ha coordinato il progetto, “c’è stato un grande gioco di squadra per trovare la soluzione migliore”

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