Sismocell sistemi antisismici rinnova il suo look sul web
….e sarà presente a una serie di incontri sul miglioramento sismico delle strutture prefabbricate
Sismocell, dispositivo antisismico in acciaio e fibra di carbonio, rinnova il suo look sul web. Navigando nel nuovo sito web si troveranno approfondimenti riguardanti i danni provocati dal terremoto del 2012 all’economia del territorio e sul quadro normativo che regola la programmazione delle opere e il rilascio delle certificazioni per il miglioramento sismico delle attività produttive.
Da maggio al via una serie di seminari che si svolgeranno in alcune città del cratere sismico (Reggio Emilia, Ferrara e Modena), organizzati da Reglass H.T. S.r.l. di Minerbio (Bo), e rivolti a tecnici e strutturisti per illustrare gli studi più recenti per la messa in sicurezza dei capannoni industriali.
In seguito al terremoto del maggio 2012 sono state dichiarate inagibili 8.575 attività sulle 13.362 che sono state verificate nei vari comparti produttivi del territorio: tessile, meccanica, biomedicale, agricoltura e ceramica (fonte Sole 24 ore, 29 ago 2012). La mancanza di un collegamento di tipo meccanico tra trave e pilastro è stata tra le cause principali dei gravi danni e dei crolli degli edifici prefabbricati. A ottobre 2013, secondo una stima di Confindustria Emilia-Romagna, la produzione nelle aree colpite è ripresa all’80% della capacità antecedente il sisma. Sono molte dunque le aziende che hanno già ottemperato alle prime e più urgenti misure previste dalla legge 122/2012. Tante però, in particolare quelle che non essendo state “testate” dal terremoto con un’accelerazione spettrale pari o superiore al 70%, devono ancora programmare quegli interventi da attuare in più ampio periodo di tempo per ottenere il certificato di agibilità sismica definitiva.
Sismocell, cella cilindrica a plasticità controllata in acciaio e fibra di carbonio potrebbe rappresentare una soluzione ottimale in termini di costi e risultati. Montato sul nodo di collegamento trave-pilastro dei prefabbricati in cemento armato, serve a realizzare vincoli a fusibile non rigidi e conferisce capacità dissipative alla struttura. In alcuni casi, con il suo utilizzo, si realizza un miglioramento sismico definitivo (il 60% del livello di sicurezza costruttiva prevista per i nuovi edifici, da raggiungere in un determinato arco temporale per l’ottenimento dell’agibilità sismica definitiva, L. 122/2012) o comunque un miglioramento sismico tale da aprire la strada ad una progettazione complementare più leggera in termini di spesa e di disagi per le attività produttive.